La crescita della canapa in edilizia

La crescita della canapa in edilizia
La crescita della canapa in edilizia

L’uso della canapa per prodotti ecosostenibili in edilizia conquista crescente attenzione

Negli ultimi anni il campo dell’edilizia nazionale ed internazionale sta assistendo ad un rinnovato interesse per la canapa. La sua biomassa infatti si presta ad una vastissima gamma di usi industriali e artigianali.  Tra questi, la produzione di materiali da costruzione ecosostenibili.

Sempre più ampiamente la canapa viene associata al concetto di eco sostenibilità, ma si fonda in realtà su una tradizione storicamente affermata.

Le origini

Le sue origini sono riconducibili al continente asiatico, mentre la sua diffusione in Europa risale a prima dell’avvento dell’agricoltura. Nella penisola italiana veniva coltivata già al tempo degli Etruschi e ha avuto larga diffusione nell’antica Roma, dove era impiegata per la costruzione di vele per la navigazione, reti e cordami. Alla metà del XX secolo l’Italia è il secondo produttore mondiale con circa 100.000 ettari di coltivazioni, ma gli accordi economici del secondo dopoguerra la penalizzano favorendo le fibre sintetiche.

Facilità di coltivazione

I vantaggi della coltivazione della canapa sono molteplici: estremamente resistente, è una pianta che cresce senza dover usare fertilizzanti, pesticidi o erbicidi e bonificare il terreno. La sua crescita così fitta annulla lo sviluppo di specie infestanti. Inoltre è ottima anche da coltivare su terreni ammalorati: infatti, è in grado di assorbire zinco e mercurio, sostanze inquinanti. Fra gli altri vantaggi sottrae CO2 dall’atmosfera e ossigena il terreno. Vale anche la pena di evidenziare che in fase di crescita la canapa cattura quattro volte la quantità di anidride carbonica immagazzinata mediamente dagli alberi.

Canapa & edilizia

In uno dei settori più “energivori” come l’edilizia, la canapa rappresenta oggi una grande risorsa naturale dal basso impatto ambientale con un ridotto consumo di “energia grigia” nel suo ciclo di vita. Dalla sua massa vengono utilizzate sia le fibre sia il canapulo (il “legno di canapa”). Le prime vengono impiegate per lo più nella produzione di pannelli coibenti; mentre il secondo, abbinato principalmente a leganti di calce, forma un biocomposto dai molti usi. Può essere confezionato in opera o consegnato in cantiere premiscelato per realizzare getti verticali od orizzontali, massetti di sottofondo, riempimenti d’intercapedini, intonaci o malte; ma può anche essere utilizzato in processi industriali per la produzione di blocchi o lastre.

In Italia i materiali a base di canapa hanno fatto una timida comparsa alla fine del secolo scorso, con prodotti provenienti da altri paesi. Tuttavia, da circa 10 anni si è assistito ad un aumento della loro presenza sul mercato, con una gamma completa di materiali che ha favorito un crescente numero d’interventi, come i casi che vengono presentati quale esempio delle possibili applicazioni costruttive.

Caratteristiche tecniche dei prodotti edilizi in canapa

In ambito scientifico sono numerosi studi caratterizzanti le proprietà meccaniche e termiche di prodotti edilizi in canapa. Ad esempio, Walker & Pavia (2014) hanno scoperto che la trasmittanza termica [U] di una parete di canapa-calce spessa 300 mm è compresa tra 0,3 e 0,7 W / m2K , valore che aumenta con la crescita della densità del materiale. La stessa parete ha registrato un potere fonoisolante di circa 57 dB. Tali capacità termoacustiche sono favorite dalla elevata porosità del biocomposito di canapa analizzato, che è in grado di assorbire quindi fino all’80% dell’acustica e all’omogeneità che favorisce una bassa trasmissione di calore (Ronchetti, 2007). Diversi studi hanno inoltre testato la resistenza al fuoco del composito di canapa, dimostrando che la natura del materiale lo rende resistente al fuoco senza che vi sia necessità di trattamento chimico specifico (ritardanti di fiamma); Il Building Research Establishment (2009) ha condotto un test di resistenza al fuoco su un Tradical® 3m x 3m Hemcrete® parete non intonacata o intonacata: la struttura esposta al fuoco ha resistito per 73 minuti mantenendo integrità, isolamento e capacità portante.

Prodotti in canapa utilizzati oggi

I prodotti edilizi di maggiore diffusione a base di canapa riguardano:

  • Mattone in canapa, composto dal Canapulo, il fusto triturato della pianta agglomerato con calce dolomitica o calce idraulica NHL 5, additivi vari e acqua.
  • Calce miscelata con la canapa direttamente in cantiere e utilizzata, come intonaco sia per interno che per esterno.
  • Pannelli fonoassorbenti, impiegati per isolare pareti o sottotetti.
  • Intonachino in calce e canapa, premiscelato naturale, dotato di ottima copertura e riempimento, idoneo per la rasatura di interni ed esterni

 

I costi e la filiera della canapa in Calabria

I costi per fabbricare in bioedilizia in canapa, sono ancora superiori rispetto all’edilizia classica, a causa dell’assenza di una filiera produttiva stabile in Italia e nelle varie regioni; il mercato della canapa e della bioedilizia tuttavia appare in espansione e con la diffusione del suo utilizzo; Il Polo di innovazione per l’Edilizia Sostenibile Green Home, in particolare, è pioniere in questo ambito nel voler  creare una filiera stabile per il territorio capace di mettere in rete ogni attore del processo di produzione e utilizzo di prodotti edilizi a base di canapa.

Fonti

Download Scheda “La canapa in edilizia” (pdf)

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